Il nostro addio a Vittorio Adorni, campione nel ciclismo e dal cuore grande
Nell’armonia della festività natalizie, è salito alla luce del Cielo Vittorio Adorni, un uomo che sarà accolto tra i giusti che con semplicità hanno donato agli uomini del mondo attimi di gioia pura e agli italiani l’orgoglio del proprio Paese con le sue vittorie.
Vittorio è un uomo dal cuore più grande del suo valore sportivo, una persona che aveva il sorriso facile e la modestia delle persone consapevoli del loro valore, a cuore nudo, senza lo schermo delle medaglie in mostra.
Mostrava invece il suo stile elegante e gentile, l’animo di uomo, forgiato dal sacrificio e dal lottare contro il tempo e le fatiche che ha saputo mantenere sempre un carattere generoso capace di parlare ad ogni persona che gli chiedeva consigli con
un sorriso e una stretta di mano.
È stato così anche per me che l’ho incontrato a Parma, città piena della sua fama, per chiedergli di divenire Ambasciatore della Fondazione ISAL per sostenerne la ricerca sul Dolore Cronico affinché si possa garantire ad ogni persona afflitta da malattie dolorose complesse una cura personalizzata.
Accettò con entusiasmo senza frapporre indugi e fu sempre accanto con simpatia alla Fondazione ISAL specie nel progetto “In bici contro il dolore“, guidato dal suo entusiasmo.
In questi anni ho ascoltato incantato i racconti di vittorie e storie dei tanti altri campioni con cui ha condiviso gioie e sconfitte.
Ricordo i pranzi dolci nella sua amata Parma talora con il suo grande amico e presidente onorario di ISAL, Sergio Zavoli, cantore delle sue memorabili imprese sportive ma ancor più ammirato della sua sensibilità di uomo.
Sotto la sua direzione ha fatto volare ISAL sulle strade d’Italia nel Giro del 2017.
Grazie Vittorio per l’amicizia che ci hai donato.
Sarai sempre nel nostro cuore e sarai sempre davanti alle donne e uomini di ISAL per guidarci con il tuo sorriso a correre per tagliare il traguardo del donare ad ogni persona affetta da dolore cronico lo stimolo per non arrendersi al dolore ma correre verso la cura con la speranza che la ricerca vincerà.
Un caloroso abbraccio alla sua famiglia e in particolare alla moglie Vitaliana, tenera compagna e sua prima tifosa dalla personalità allegra e dolce che abbracciava con la tenerezza dello sguardo il suo Vittorio.
William Raffaeli, presidente della Fondazione ISAL
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