Amici di ISAL contro le fake news legate al Covid-19
L’epidemia COVID 19 che ha duramente colpito il nostro Paese, sopratutto in alcune regioni settentrionali, non ha più, oggi, le caratteristiche dell’emergenza sanitaria che tutti abbiamo conosciuto e che ha prodotto le decine di migliaia di morti, sopratutto fra la popolazione anziana, risultata particolarmente vulnerabile al nuovo Coronavirus identificato nella città di Wuhan, in Cina.
A Febbraio, nella fase iniziale dell’infezione, ben poco si conosceva del nuovo Coronavirus che, partito dalla provincia cinese di Hubei, si stava ormai diffondendo in tutto il mondo facendo dichiarare all’OMS la presenza di una pandemia, ovvero il massimo livello di rischio epidemiologico di un’infezione.
Da quel momento la popolazione italiana ha iniziato a ricevere, tramite i media, notizie sempre più preoccupanti della situazione sanitaria che si registrava in alcune province della Lombardia, dell’Emilia-Romagna e del Veneto.
Contemporaneamente i social venivano inondati da una marea di messaggi, a volte complottistici e farneticanti, assolutamente falsi, non solo sulle origini del COVID 19, ma anche sulle possibili terapie per affrontare quell’infezione che, all’inizio, sembrava inarrestabile.
È stato in quel momento che in Abruzzo, nell’area interna, il Prof. Gianvincenzo D’Andrea, Presidente Nazionale dell’Associazione Amici della Fondazione ISAL e della Sezione Territoriale di Pratola Peligna, ha deciso di attivare un servizio di informazione scientifica corretta e validata per affrontare al meglio la pandemia in corso.
È stata scelta una formula tanto semplice quanto efficace, creando cinque gruppi WhatsApp per un numero complessivo di circa 1250 partecipanti, nei quali venivano postati articoli scientifici – spiegati e commentati – e suggerimenti di carattere sanitario per contenere l’infezione evitando di mettere in pratica le terapie farlocche e pericolose che impazzavano sul web.
A distanza di diversi mesi dall’avvio di quello che si è rivelato (e come tale è stato apprezzato) un insostituibile strumento di informazione quotidiana sull’epidemia COVID 19, il Prof.G.D’Andrea ha affermato: “Si è trattato di un’esperienza molto importante e positiva non soltanto perché coloro che ricevevano le informazioni interagivano ponendo domande e formulando riflessioni sulle notizie pubblicate, ma anche perché grazie alla creazione di questo appuntamento quotidiano è stato possibile far conoscere l’impegno di ISAL per garantire ai malati di dolore cronico una vita migliore grazie al ventaglio di cure oggi disponibili. Grazie a questo servizio sono sicuro che in Abruzzo il numero dei sostenitori dell’Associazione Amici della Fondazione ISAL è sensibilmente aumentato e questo è molto importante. Sapere che sempre più amici e sostenitori sono al nostro fianco è uno stimolo gratificante che ci fa capire che i modi per far conoscere le diverse attività di ISAL sono tanti; basta cercarli”.