Le storie di ISAL

Le storie di Paola

Ciao a tutti, come sempre propongo una delle storie del nostro gruppo. Ciò che può sembrare una noiosa ripetizione rispecchia, invece, la drammatica realtà della vita quotidiana di ciascuno di noi. Una vita fatta di attese, di spese continue al fine di evitare appuntamenti irragionevoli per i tempi richiesti e di tentativi ingiusti di spiegare dei sintomi che, non potendosi dimostrare, non ci permettono di essere creduti.
Ecco la nostra storia
Buongiorno, provo a scrivere la mia storia cercando  di essere breve.

Circa venticinque anni fa caddi da otto metri di altezza, fratturandomi la prima e la seconda vertebra lombare con interessamento  del midollo spinale. Purtroppo il tutto esitò nella paralisi della  gamba sinistra, nonché in incontinenza urinaria, impossibilità di rapporti sessuali e lancinanti dolori che nemmeno la pompa intratecale che inietta morfina, riesce ad alleviare. Ancora oggi vago da un ambulatorio all’altro, naturalmente in libera professione, senza ottenere alcun beneficio. Mi ritrovo sempre più deluso. Nessuno riesce a trovare una soluzione mentre io continuo a spendere soldi inutilmente. Che dire, vado avanti e forza di antidolorifici e  morfina. Ciò che è peggio è il fatto che quasi nessuno mi crede, probabilmente perché, come sempre diciamo nel gruppo, il dolore non si vede anche se riesce molto bene a rovinarti la vita.
Chi non prova non capisce.

3 pensieri riguardo “Le storie di Paola

  • Zedda Sandro

    Ciao grazie ☺️…

  • nicola de pertis

    Un abbraccio, complimenti per la lucida ed intensa analisi.

  • silvia ricciardelli

    Io non ho parole..condivido solamente l’ultima frase perche’ mi appartiene al 1000%:
    “Il dolore non si vede anche se riesce molto bene a rovinarti la vita.
    Chi non prova non capisce.”

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