Comunicati stampa

Ancora in Vespa da Milano a Tokyo

ANCORA IN VESPA DA MILANO A TOKYO

Fabio Cofferati è in viaggio per replicare l’impresa del 1964 di Roberto Patrignani

che percorse 13 mila km in sella ad una vespa

 

Testimone della Fondazione Isal, per la lotta al dolore cronico, Cofferati durante il viaggio realizzerà interviste per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della Ricerca sul dolore

 

Rimini, XX giugno 2021 – Fabio Cofferati è in viaggio alla volta del Giappone. La sua impresa da Milano a Tokyo ha visto una doppia partenza: sabato 12 giugno da Salsomaggiore Terme, sua città natale e poi domenica 13 giugno da Milano.

Fabio Cofferati, autista di autobus e vespista da sempre, in sella alla sua Vespa 150 Vbb2 del 1963 ha un obiettivo: arrivare in Giappone come fece nel 1964 il motociclista Roberto Patrignani che partì da Milano e percorse 13mila chilometri in 85 giorni, per arrivare in Giappone e stringere la mano a Daygoro Yasukawa, Presidente dell’allora Comitato Olimpico giapponese. In quell’occasione fu consegnato il trofeo, un dono che suggellava simbolicamente l’amicizia tra il popolo italiano e quello giapponese. A quasi 60 anni di distanza, le Olimpiadi a Tokyo si ripetono e Fabio Cofferati vuole fare il medesimo percorso per consegnare un trofeo a Tokyo.

La partenza da Salsomaggiore Terme davanti alla sede delle Terme Berzieri ha visto il saluto delle autorità emiliano romagnole. Erano presenti il sindaco di Salsomaggiore Filippo Fritelli, il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi, il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il presidente della Fondazione Isal William Raffaeli. Quest’ultimo ha consegnato a Cofferati la spilla di testimonial di Isal. Durante il viaggio, infatti Cofferati farà interviste sul dolore cronico per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della Ricerca sul dolore inoltre la vespa su cui viaggia Fabio ha delle parti – delle ombre – realizzate dall’artista Luca Moretto, che da più di 20 anni soffre di una grave sindrome da dolore cronico, a seguito dell’amputazione di un arto. Luca è legato a ISAL che lo sta guidando nella gestione della complessa cura, navigando verso la speranza di mettere la parola fine al suo dolore.

 

 

Fondazione ISAL

Isal nasce nel 1993 come Istituto di Formazione e Ricerca in Scienze Algologiche, con lo scopo di promuovere la formazione medica e la ricerca sul tema del dolore cronico.

Dall’esperienza dell’Istituto ISAL, nel 2007 nasce la Fondazione ISAL per sostenere la ricerca nell’ambito della terapia del dolore cronico oltre che la comunicazione sociale. Dal 2009 ogni anno la Fondazione organizza e promuove l’appuntamento Cento città contro il dolore, una giornata che ha l’obiettivo della sensibilizzazione sociale e dell’informazione sul tema del dolore cronico.

 

 

 

 

 

Ufficio stampa – Nuova Comunicazione Gruppo Novacom

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