Terapia del dolore cronico

Assistenza, farmaci e dolore, se ne parla su “Piu’ sani piu’ belli”

“È obbligo di tutti gli operatori sanitari considerare, valutare, trattare il dolore cronico e riportare i risultati nelle cartelle cliniche dei pazienti ricoverati. Questo diventa particolarmente inportante quando si tratta di dolore oncologico”. È questo l’“attacco” dell’articolo che apre la pagina che il mensile Più sani più belli diretto da Rosanna Lambertucci, in questi giorni in edicola, dedica al dolore cronico.

Gli articoli, scritti da Marilisa Zito con la consulenza della dottoressa Cristina Rebuzzi (già responsabile del Centro di terapia del dolore dell’ospedale di Pescara, oggi presidente dell’associazione Progetto sorriso e referente ISAL per la città di D’Annunzio), trattano dall’assistenza al malato ai nuovi farmaci “sempre più differenziati e mirati”, dalle unità di terapia con “spoke” per i trattamenti ambulatoriali e gli “hub” per quelli più complessi, fino alle tecniche infusive sottocutanee.

Sulla lotta contro la sofferenza interviene anche il professor William Raffaeli, presidente della Fondazione ISAL:  “La 38 è un’ottima legge, ma a tutt’oggi, nonostante gli ambulatori, non è ancora pienamente effettiva su tutto il territorio nazionale. Occorre che anche questo tipo di cura diventi specialista e che ottenga fondi dedicati”.

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