Auto-aiuto, nelle piazze arriva “La cassetta di pronto soccorso del dolore”
Cinquanta pagine con suggerimenti e stratagemmi per gestire in modo autonomo il dolore: si chiama “La cassetta di pronto soccorso del dolore” la guida firmata Change Pain che il prossimo 27 settembre, in occasione della Giornata mondiale Cento città contro il dolore, sarà distribuita nelle principali piazze italiane.
La guida è stata scritta da una ricercatrice e da un terapista del dolore (Ruth e Reinhard Sittl), insieme a Pete Moore, un paziente che a causa dell’artrosi è affetto da dolore cronico. “L’autogestione del dolore cronico non è così complicata come può sembrare a prima vista – scrive Moore –. La cosa migliore è impararla a piccoli passi, chiedendo aiuto alla vostra famiglia, agli amici e ai colleghi di lavoro”.
Sono 12 i consigli per imparare a gestire il dolore cronico in maniera attiva e autonoma. Il primo è accettarlo. Il secondo è circondarsi di persone che possano essere di sostegno nelle piccole e nelle grandi faccende quotidiane. Il terzo, organizzare la propria giornata per evitare di “fare troppe cose tutte in una volta” o “ritirarvi troppo, diventando passivi, perdendo la forma fisica e psichica”. Indispensabile – punti quattro e cinque – darsi delle priorità, fissare degli obiettivi e dei piani d’azione.
“La gestione del dolore significare pianificare le attività ed eseguirle in modo ordinato, per evitare gli eccessi e le spiacevoli conseguenze che ne derivano” sottolineano gli autori, introducendo il sesto consiglio: avere pazienza. Settimo e ottavo sono più pratici: imparare le tecniche di rilassamento per dare sollievo al corpo e alla mente e fare stretching e il più possibile del movimento per tenere i muscoli tonici ed elastici. “È importante ricordarsi di iniziare lentamente e di aumentare gradatamente”.
Utile anche tenere un diario nel quale annotare i progressi e anche ciò che è andato storto, perché “spesso dagli errori si impara più che dai successi”. Avere un “piano B” (punto 10) aiuta a non farsi prendere dal panico in caso di recidive e affrontarle con consapevolezza, cercando di individuare le cause che le hanno scatenate. Ultimo consiglio: il lavoro di gruppo. La gestione del dolore non riguarda solo chi ne soffre e il suo medico, ma anche i familiari e gli amici.