Cannabis terapeutica, ricette anche dai medici di base
Via libera del Governo alla cannabis per uso terapeutico con semplice ricetta da parte dei medici di base. Il Consiglio dei ministri, infatti, ha deciso di non impugnare la legge promulgata lo scorso gennaio dalla Regione Abruzzo, nella quale è prevista l’erogazione di farmaci galenici a base di cannabinoidi dietro prescrizione del medico di famiglia. Altre leggi regionali erano state invece impugnate dal governo Monti.
Sulla mancata impugnativa della legge regionale dell’Abruzzo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha ricordato “che in Italia l’uso terapeutico di cannabinoidi è pienamente legittimo”. “Le Regioni possono poi – prosegue – decidere di porre il relativo costo a carico del Servizio sanitario regionale. Ciò è già stato deciso in molte Regioni”.
“Questa è una vittoria del buon senso perché già il ministero aveva autorizzato l’uso terapeutico e l’Abruzzo lo ha disciplinato” ha detto il consigliere regionale Maurizio Acerbo (Prc), promotore e primo firmatario della legge abruzzese. “Affidare anche ai medici di base la prescrizione dei cannabinoidi per le cure terapeutiche, è una scelta strategica della nostra legge” continua Acerbo spiegando che un altro degli aspetti qualificanti è “la possibilità di trattamento anche domiciliare”.
Sono 9 gli articoli della “legge Acerbo”, che disciplina sia gli ambiti di applicazione che le modalità di somministrazione dei cannabinoidi. Il testo prevede monitoraggi periodici sul numero dei pazienti trattati distinti per patologia. Inoltre viene data alla Giunta regionale abruzzese la possibilità di stabilire convenzioni con centri attrezzati per la produzione e la preparazione dei farmaci.