Cento citta’ contro il dolore, parte in bicicletta la Giornata internazionale ISAL
Sudore, impegno e costanza: è quanto serve per tagliare il traguardo, nel ciclismo così come nella sfida per garantire il diritto di non soffrire e di essere curati. Sabato 7 settembre a Calestano, borgo del parmense ai piedi dell’Appennino, una pedalata tra medici, farmacisti, glorie del ciclismo e appassionati delle due ruote dà il via alle iniziative in vista di Cento città contro il dolore, la Giornata internazionale organizzata dalla Fondazione ISAL – sotto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica – per informare i cittadini sulle terapie disponibili contro il dolore e sui centri specialistici presenti sul territorio, diffondere il diritto alla cura sancito dalla legge 38/2010 e raccogliere fondi per la ricerca scientifica.
La carovana di ciclisti affronterà un percorso di 85 chilometri (con un dislivello di 1.550 metri) lungo i classici tornanti di Piantonia, teatro della prima edizione delle Mille Miglia. La partenza alle ore 8.30 per poi passare da Respiccio, Fornovo, Berceto e il passo della Cisa, con sosta per il rifornimento in località Casola e ritorno a Calestano dopo circa quattro ore e mezza.
Direttori di corsa saranno il professor William Raffaeli, presidente della Fondazione ISAL, e il professor Guido Fanelli, coordinatore della Commissione ministeriale per l’attuazione della legge 38/2010. Scandirà il passo Ercole Gualazzini, ex ciclista professionista vincitore di cinque tappe al Giro d’Italia, due al Tour de France e una alla Vuelta de España, seguito a ruota, fra gli altri, da Giovanni Bissoni, direttore dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e consigliere di amministrazione dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco).
Presente anche Vittorio Adorni, vincitore del Giro d’Italia del 1965 e del campionato del mondo del 1968, nonché “opinionista fisso” dello storico “Processo alla tappa” sulle reti Rai. È inoltre prevista l’assistenza tecnica di due meccanici protagonisti di tanti Giri, Mario Mordonini e Rino Parmeggiani.
La Giornata internazionale “Cento città contro il dolore”
Che sia causato da mal di schiena, mal di testa o da patologie del sistema nervoso, che abbia origine oncologica o traumatica, il dolore colpisce circa 12 milioni di italiani – il 20% della popolazione – con conseguenze su qualità della vita, lavoro, costi sociali e sanitari. Si stima, infatti, che ogni anno, proprio a causa del dolore, si perda oltre un miliardo di ore lavorative e si spendano circa due miliardi di euro per prestazioni e farmaci, a volte inappropriati.
“Troppe persone sopportano inutilmente il dolore senza rivolgersi a specialisti oppure, per disperazione, fanno ‘shopping sanitario’, assumendo farmaci che possono peggiorare la situazione – dice il professor William Raffaeli –. È in questi casi che il dolore si cronicizza e diventa una vera e propria malattia”.
“Ma il dolore, di qualsiasi natura sia, non va sopportato, va trattato – continua Raffaeli –. Con ‘Cento città contro il dolore’ vogliamo porre fine all’indifferenza, informare i cittadini che curarsi si può e chiedere alle istituzioni di rendere finalmente concreta la legge 38, che è una legge di civiltà e un orgoglio per l’Italia, ma che aspetta ancora di essere applicata”.
Iniziative in piazze e ospedali. Realizzata in collaborazione con le associazioni territoriali Amici di ISAL e con una ventina di onlus, la Giornata internazionale “Cento città contro il dolore” prevede per il 12 ottobre iniziative di sensibilizzazione in oltre 90 città italiane (con puntate in Australia, Canada, Gran Bretagna, Olanda e Stati Uniti), precedute da una campagna informativa di una settimana all’interno delle strutture sanitarie.
Informazioni, confetti e solidarietà. Nelle piazze, volontari e medici spiegheranno come e dove sia possibile curarsi e chiederanno di compilare un questionario su dolore e terapia, i cui risultati verranno presentati al ministero della Salute. A fronte di un contributo verranno inoltre distribuiti dei confetti di Sulmona: il ricavato sarà utilizzato per finanziare la ricerca sulle patologie dolorose per ora senza cura e per sostenere, attraverso attività di formazione specializzata, il reparto oncologico creato al Bugando Medical Center di Mwanza, in Tanzania, dall’associazione Vittorio Tison. Iniziative pubbliche, campagne di informazione e convegni scientifici sono infine in programma all’estero.
La “pedalata contro il dolore” e la Giornata internazionale “Cento città contro il dolore” sono organizzate con il sostegno incondizionato di Grünenthal Italia, azienda farmaceutica leader nella ricerca sul dolore.
Per informazioni e iscrizioni:
isal@fondazioneisal.it