Terapia del dolore cronico

Il ruolo dei modelli mentali nella somministrazione di oppioidi in ospedale

Gli studi mostrano che il dolore continua ad essere trattato in modo insufficiente in ospedale e che in questa situazione il fattore umano gioca un ruolo cruciale. Un articolo appena pubblicato sul Journal of Pain Research conferma questo dato attraverso un’indagine condotta su un campione di infermiere in Germania e Inghilterra che evidenzia il ruolo cruciale dei modelli mentali relativi agli oppioidi nella somministrazione ospedaliera.

Sono stati analizzati più di 500 questionari compilati da infermiere londinesi e tedesche volti a studiare idee ed esperienze personali riguardo agli oppioidi. L’Età media degli intervistati era 37 anni; l’ 83.5% erano donne in unità di terapia intensiva e il 51,5% aveva più di 10 anni di esperienza. L’84% delle infermiere ha affermato di non essere spaventata dagli oppioidi, l’87% ha affermato di non considerarli come farmaci per aiutare il paziente a morire, e il 72% non li considera farmaci di cui si possa abusare. In percentuale, (il 41%) delle infermiere inglesi erano maggiormente preoccupate di quelle tedesche (28%) circa la possibilità di indagini da parte delle forze dell’ordine e in generale affermavano di essere sempre consapevoli degli effetti collaterali dei farmaci.

Quattro variabili latenti sono state identificate come influenti sui modelli mentali delle infermiere: “processo decisionale conscio”, “paure connesse ai farmaci”, “osservazioni basate sulla pratica”, “valutazione del rischio”. Queste erano connesse all’intensità delle credenze religiose e ad indicatori di conoscenze apprese in modo informale come l’esperienza, ma non da indicatori di apprendimento formale come la partecipazione a convegni.

La conclusione dello studio ha confermato quindi che le infermiere di entrambi i Paesi impiegano modelli analitici ed affettivi nella somministrazione di oppioidi e sembrano imparare più dell’esperienza che da forme di apprendimento formale; inoltre, alcune attitudini ed emozioni relative agli oppioidi possono emergere dal background culturale delle stesse.

https://doi.org/10.2147/JPR.S127939

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