ISAL con Pain Alliance Europe per migliorare le politiche europee sul dolore cronico.
Il 23 Febbraio si è tenuta a Bruxelles l’assemblea annuale di Pain Alliance Europe (PAE –http://www.pae-eu.eu) che, come ogni anno, ha riunito tutte le associazioni europee che come ISAL lottano per sensibilizzare, informare sul problema del dolore cronico e migliorare la qualità di vita delle persone che ne sono afflitte.
Elisa Arnaudo, referente per il settore internazionale della Fondazione, ha preso parte all’evento in rappresentanza della Fondazione ISAL, da anni partner del PAE.
Servono politiche condivise per uniformare il messaggio da portare all’Unione Europea affinché il dolore cronico sia riconosciuto come vera e propria malattia, a livello istituzionale e nella coscienza della società civile. Questo uno dei temi che ha maggiormente coinvolto i vari membri dell’Assemblea, che ha visto anche la partecipazione di Rolf-Detlef Treede, Presidente dell’International Association for the Study of Pain (IASP) che ha presentato una proposta di modifica alla Classificazione Internazionale delle Malattie dell’OMS con l’inserimento di sette classificazioni specifiche per le patologie di dolore cronico. Il tema è stato ulteriormente discusso ed evidenziato come argomento cruciale anche da Bart Morlion, Presidente della European Federation of IASP Chapters (EFIC).
Il progetto richiede però, preventivamente, la costruzione una visione più omogenea dell’impatto, a livello di costi sanitari e sociali, del dolore cronico nei diversi Paesi. Solo così si potranno portare proposte e incidere sulle politiche comunitarie. Da questo convincimento nasce quindi la volontà delle associazioni e Fondazioni aderenti a PAE – ISAL compresa – di portare avanti l’indagine comparativa tra le diverse realtà europee sui numeri delle persone afflitte da dolore cronico.
Il giorno successivo all’assemblea, sempre a Bruxelles presso il Parlamento Europeo, ISAL ha partecipato a un incontro organizzato dalla European Federation of Neurological Associations (EFNA), Gruppo Brain, Mind and Pain con europarlamentari sul tema del rapporto tra patologie neurologiche e di dolore cronico e lavoro in cui è stata presentata la Dichiarazione sull’Accesso all’occupazione ed all’educazione per le persone affette da disturbi neurologici e di dolore cronico.
La Fondazione riconosce l’importanza di fare gruppo a livello europeo, sia per rafforzare e avviare percorsi verso il riconoscimento del dolore come malattia da prevenire e curare, ma anche e soprattutto per far sì che si creino nuovi spazi dedicati alla ricerca sul dolore cronico e che la voce delle persone che rappresenta diventi sempre più forte.
Il prossimo appuntamento con le associazioni e fondazioni europee che fanno parte di PAE è fissato in occasione del simposio del Societal Impact of Pain (SIP) che si terrà a Bruxelles il 23 e 25 Maggio e a cui ISAL, che come ogni anno ha già dato il proprio supporto, presenzierà con un coinvolgimento diretto al workshop sul tema del riconoscimento del dolore cronico come malattia.