Terapia del dolore cronico

Istituto ISAL, la formazione al passo coi tempi

Non solo seminari. Da quest’anno, l’Istituto di ricerca e formazione in scienze algologiche ISAL diventa più pragmatico, dinamico e tecnologico, proponendo, al fianco della classica didattica frontale, anche lezioni in streaming e pillole video. “Vogliamo rispondere all’esigenza dei medici di avere sulla terapia del dolore informazioni utili e immediatamente spendibili nella quotidianità coi pazienti” dice il nuovo direttore, il dottor Andrea Fanelli del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.

L’Istituto ISAL è nato nel 1993 su iniziativa del professor William Raffaeli come una delle prime scuole post-laurea per lo studio del dolore in Europa. Da allora, ha formato circa 450 professionisti sanitari, contribuendo a creare l’attuale classe medica dirigente della terapia del dolore. “Oggi però ci sono i master universitari che vent’anni fa non esistevano, per cui abbiamo pensato di cambiare impostazione per offrire delle occasioni di approfondimento sulle patologie e sulle procedure più diffuse, a partire dalle evidenze scientifiche” continua il dottor Fanelli.

L’offerta formativa si struttura in otto seminari. Si parte dall’anatomia del dolore e si arriva fino ai principali trattamenti chirurgici e farmacologici. Osteoartrosi, gestione del low back pain, patalogie reumatologiche e dolore procedurale sono tra gli argomenti che verranno trattati. Si potrà scegliere di frequentare uno o più seminari oppure l’intero ciclo. “Il piano didattico è pensato per permettere a medici specialisti e non di conoscere la clinica del dolore e le opportunità terapeutiche oggi esistenti”.

Ma oltre ai contenuti, si rinnova anche la modalità didattica. A fianco delle lezioni che si terranno prevalentemente a Rimini, ci saranno workshop su manichini e pazienti. E non solo: verrà aperta una piattaforma online per lo streaming dei seminari e anche dei videointerventi su “hot topic” che, a rotazione, realizzeranno i componenti del comitato didattico. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Simpar, saranno ospitati i contributi video di alcuni dei principali esperti al mondo di terapia del dolore. “Sfrutteremo le nuove opportunità tecnologiche per creare una rete di conoscenze e professionalità al servizio dei pazienti” conclude Andrea Fanelli.

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