Non piu’ soli nel dolore, campagna del ministero della Salute
Una casa stilizzata, composta di parole colorate e rassicuranti, che evoca la cura a domicilio, l’hospice o semplicemente il focolare domestico. È il simbolo della nuova campagna informativa del ministero della Salute sulle cure palliative e sulle terapie del dolore. L’obiettivo? Comunicare ai cittadini l’esistenza di una legge dello Stato (la legge 38/2010) che garantisce e tutela l’accesso all’assistenza.
Le ragioni della campagna. L’Italia è normativamente all’avanguardia nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore avendo emanato nel 2010, tra i primi in Europa, la legge 38. Questa legge per la prima volta tutela e garantisce l’accesso alle cure e alla terapia nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza, assicurando il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona, il bisogno di salute, l’equità, l’appropriatezza, la tutela e la promozione della qualità della vita in ogni fase della malattia.
Il provvedimento è di grande valore dal punto di vista assistenziale, culturale ed organizzativo, tuttavia risulta poco conosciuto non solo dai cittadini, ma anche da buona parte del mondo degli operatori e professionisti sanitari. La carenza di interventi informativi al riguardo risente verosimilmente delle modalità diversificate di organizzazione dei servizi fra le diverse Regioni italiane. Alle Regioni, infatti, spetta il compito di rendere operativa la legge, realizzando reti di assistenza sanitaria che eroghino cure palliative e terapia del dolore e assicurando un programma individuale per il malato e per la sua famiglia, senza alcuna discriminazione.
Obiettivo strategico del Ministero. Per far sì che i cittadini prendano conoscenza dell’innovativa legislazione e siano informati dello stato d’avanzamento delle singole Regioni nella realizzazione delle reti di assistenza, il ministero della Salute (Direzione generale della Comunicazione e delle Relazioni istituzionali), d’intesa con la Conferenza delle Regioni (rappresentata dalla Toscana, ente capofila, dalla Lombardia, dal Veneto e dall’Umbria), ha realizzato una campagna di comunicazione istituzionale articolata su prodotti editoriali a diffusione nazionale, personalizzabili in ogni singola realtà territoriale.
Messaggi e immagine. Cure palliative e lotta al dolore sono considerate dalla legge nel loro insieme, ma risulta difficile restituire entrambi i temi in un “claim” di poche parole. Pertanto, per il focus della campagna sono state scelte le cure palliative. Quanto al contenuto, non poteva che essere valoriale considerato che l’organizzazione variegata fra Regioni non consente un percorso standardizzato di presa in carico. È stato così individuato un “layout” comunicativo valido per tutte le Regioni con la previsione, per ognuna di queste, di declinare e personalizzare la parte informativa.
Per il messaggio, inoltre, si è scelto un approccio rassicurante, che parli di vita e non di morte, di qualità della vita, di sostegno, di continuità delle cure, di appropriatezza e di dignità. Lo slogan “Non più soli nel dolore” ben rappresenta la dimensione di rete e la coralità dei soggetti che operano nell’ambito dell’assistenza.
Il tema della doppia anima delle cure palliative, fatte di “calore umano e scienza medica” è poi raccolto nel sommario del messaggio, a sottolineare l’approccio olistico e totale del dolore – uno dei capisaldi della legge – nonché a rimarcare l’umanità delle cure e l’accoglienza. L’immagine scelta è quella di una casa, composta di parole colorate che portano con sé i concetti di famiglia, di rifugio, di quotidianità. La casa è costruita di parole e di valori positivi, che ne sono la parte fondante e che rimandano a una visione di malattia e di sofferenze vissute e sopportate con dignità ed umanità.
Target, strumenti e mezzi. In considerazione delle scarsa conoscenza della legge 38 e dei suoi principi, il target della campagna è rappresentato dalla popolazione in generale. Conseguentemente è stato privilegiato un modello di comunicazione integrato e il ricorso a strumenti e mezzi idonei a raggiungere nel modo più efficace il maggior numero di cittadini: un mix dunque, integrabile con quello che alcune Regioni utilizzano già (siti, numeri verdi, pubblicazioni e collaborazioni editoriali) rappresentato da uno spot televisivo, un manifesto e un opuscolo informativo, scaricabili anche dal sito del ministero.
Fonte: ministero della Salute