Ricerca e terapia del dolore, a Roma si celebra il Simpar
Diffondere e condividere esperienze e conoscenze, creare metodi e strategie comuni, rendere più efficaci le terapie farmacologiche e quelle interventistiche: sono questi gli obiettivi del Simpar (Study in multidisciplnary pain research), il congresso internazionale sulla ricerca e la clinica del dolore, in programma venerdì 28 e sabato 29 marzo a Roma presso il complesso monumentale Santo Spirito in Sassia.
“Il Simpar è diventato uno dei più importanti appuntamenti internazionali sul dolore e lo dimostrano i 600 iscritti che abbiamo quest’anno” dice il dottor Massimo Allegri, specialista alla Fondazione Irccs San Matteo di Pavia nonché ricercatore all’ateneo pavese. “Il nostro è un congresso in cui si mescolano continuamente ricerca e clinica, con un approccio multidisciplinare che coinvolge scienziati di base, neurologi, fisiatri e terapisti del dolore, così da individuare la migliore risposta possibile per chi soffre”.
Giunto alla sesta edizione, il Simpar vede la partecipazione di una settantina di relatori provenienti da 37 Paesi, dalla A di Argentina alla U di Usa. La prima giornata è organizzata in tre simposi su dolore acuto, dolore cronico e ricerca di base, che sfociano, il secondo giorno, in una sessione plenaria sui progressi nella diagnosi e nel trattamento del dolore. “La novità di quest’anno sono le tavole rotonde, in cui saranno messi a confronto i diversi approcci di specialisti del dolore provenienti da America, Europa e Asia” continua il dottor Allegri.
La Fondazione ISAL sarà presente sia con una postazione in cui verrà promossa la prossima Giornata mondiale Cento città contro il dolore sia con il professor William Raffaeli, che venerdì 28, insieme a Francisco Asenjo della University Health Center di Montreal (Canada) e Frances Williams del King’s College di Londra, presiederà una tavola rotonda sul dolore spinale e i possibili trattamenti.
Spazio anche ai giovani ricercatori con l’assegnazione dei Best young researcher Award (“La ricerca in genomica, nanotecnologie e imaging presenta novità molto interessanti, la sfida è arrivare in breve tempo alla sperimentazione sull’uomo”) e alla farmacologia: “C’è sempre la necessità di individuare nuovi farmaci con meno effetti collaterali e una parte del Simpar sarà dedicata proprio a questo” conclude il dottor Allegri.