Terapia del dolore, l’Umbria approva le linee guida per la rete regionale
Migliorare la qualità della vita delle persone affette da dolore cronico di qualsiasi origine esso sia. È questo l’obiettivo della “Rete regionale per la terapia del dolore”, le cui linee di indirizzo sono state recentemente approvate dalla giunta della Regione Umbria su iniziativa dell’assessorato alla Sanità.
La Rete nasce in seguito al recepimento delle disposizioni della legge 38/2010 (che garantisce percorsi definiti sia nel campo delle cure palliative che in quello della terapia del dolore), nonché dell’accordo della Conferenza Stato-Regioni del 2010 e della successiva intesa dello scorso 25 luglio relativa alla “Definizione dei requisiti minimi e delle modalità organizzative necessari per l’accreditamento delle strutture di assistenza ai malati in fase terminale e delle unità di cure palliative e della terapia del dolore”.
Scopo della rete regionale per la terapia del dolore, che si articolerà attraverso la collaborazione delle strutture sanitarie che operano sul territorio, è, come spiega l’assessorato umbro alla Sanità, “prendere in carico il paziente con dolore, che può essere moderato o severo, per garantire così la realizzazione di un percorso assistenziale appropriato alla gravità della situazione assicurandone, in tal modo, la continuità nell’assistenza e il monitoraggio dell’evoluzione della patologia dolorosa, anche attraverso l’utilizzo di sistemi informatici condivisi e integrati tra i diversi livelli assistenziali”.
Tra le priorità c’è anche quella di garantire l’equità di accesso ai servizi e percorsi diagnostico-terapeutici adeguati e tempestivi, riducendo le liste di attesa e perseguendo la continuità assistenziale. È prevista, inoltre, la valorizzazione del ruolo delle associazioni di volontariato che operano sul territorio per l’assistenza di persone affette da patologie con sintomatologia dolorosa. “Questa impostazione – continua l’assessorato – è necessaria per affrontare le complesse problematiche legate al dolore con il coinvolgimento di tutte le figure professionali, compreso la partecipazione attiva, nel percorso assistenziale, dei medici di medicina generale”.
Nella rete opereranno, su segnalazione delle diverse aziende sanitarie, oltre ai medici di medicina generale (a cui spetta il compito della prima diagnosi e presa in carico), anche specialisti in anestesia e rianimazione, in geriatria, neurologia, oncologia, radioterapia, pediatria, fisiatria, gli infermieri, gli psicologi e i terapisti della riabilitazione.
A livello regionale verrà anche istituito un “Coordinamento per la terapia del dolore”, che sarà il punto di riferimento tecnico-scientifico sia per l’orientamento professionale degli operatori del settore, sia per l’implementazione della rete assistenziale e il monitoraggio del modello gestionale integrato ospedale-territorio.
La nascita della rete sarà accompagnata da un programma di informazione ai cittadini sul diritto della persona malata con sintomatologia dolorosa di usufruire di un’adeguata assistenza, sull’organizzazione, sulle modalità di accesso ai servizi e alle prestazioni per la terapia del dolore.