Un cerotto con lidocaina per la nevralgia post-erpetica
È un nemico insidioso, capace di incidere pesantemente sulla qualità della vita e che richiede terapie mirate, spesso segnate da fastidiosi effetti collaterali. Ma contro il dolore post-erpetico (il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio) – una forma di dolore neuropatico localizzato – ora arriva anche in Italia una nuova soluzione terapeutica, semplice, diretta, di grande efficacia e priva di controindicazioni.
Si tratta di un cerotto medicato al 5% di lidocaina, che, applicato direttamente sulla parte dolente, è in grado di fornire un buon sollievo, con un’eccellente tollerabilità anche nell’uso prolungato e la comodità di un prodotto antalgico che non richiede alcuna titolazione. Per queste ragioni, le linee guida raccomandano il cerotto di lidocaina al 5% come trattamento di prima linea per il dolore neuropatico localizzato conseguente a herpes zoster.
“La nevralgia post-erpetica è tra i più famigerati dolori cronici”, dice il professore William Raffaeli, in questi giorni in Sardegna per “Update on pain”, un convegno di aggiornamento scientifico dedicato tra gli altri anche al nuovo farmaco. “Il cerotto con lidocaina – continua Raffaeli – rappresenta una nuova arma per combattere la nevralgia post-erpetica”.
Un’indagine sulla nevralgia post-erpetica, realizzata da Doloredoc.it su un campione di medici e di pazienti, ha messo in evidenza le criticità di questa patologia: ha forte impatto sulla qualità della vita (incide con valori elevati, dal 60 al 100%, sulla sfera relazionale,, sulle attività quotidiane, sulle capacità lavorative e anche sulla qualità del sonno), è di lunga durata (oltre metà del campione dei pazienti ne soffre da oltre 3 anni) e si caratterizza per l’insufficienza dei trattamenti attuali, evidenziata sia dai medici sia da chi ne soffre.