Valutazione del dolore
Il dolore è un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno tessutale reale o potenziale o descritto in termini di tale danno
(IASP, International Association for the Study of Pain).
Considerando che la sofferenza di ciascuno è influenzata da numerosi fattori individuali, questa definizione mostra bene come il dolore sia un fenomeno difficilmente semplificabile, giacché esso è una sensazione soggettiva di natura strettamente personale.
Come tutti i fenomeni, però, perché possa essere valutato nel suo essere e nel suo divenire, anche il dolore necessita di essere misurabile e misurato.
La misurazione del dolore, quindi, oltre a rappresentare la base di partenza per la registrazione di dati confrontabili, permette di individuare le strategie terapeutiche più opportune e di valutarne l’efficacia per attuare le possibili necessarie correzioni.
La valutazione del dolore è di fondamentale importanza (quando si intraprende o si prosegue una terapia) per mettere in atto le cure necessarie per ottenere la migliore qualità di vita possibile per il paziente.
A tale scopo sono stati proposti ed adottati diversi strumenti di valutazione (Scale) che per una utilizzazione efficace devono essere affidabili, validi e sensibili.
Per molte Scale di Valutazione del Dolore il presupposto fondamentale per l’utilizzazione è rappresentato dalla possibilità di stabilire un rapporto verbale con il paziente e dalla capacità di quest’ultimo di comprendere quanto richiesto dalla Scala.
Nella pratica clinica si utilizzano sia scale unidimensionali (NRS, VAS, VRS, FPS) che multidimensionali (MPQ, BPI, PAINAID).
Le Scale Unidimensionali misurano solo l’intensità del dolore, mentre le Scale Multidimensionali valutano anche altri aspetti della sensazione dolorosa.
La Scala di Valutazione Numerica (NRS) ha il vantaggio di non richiedere, per il suo utilizzo, alcun supporto cartaceo e valuta l’intensità del dolore da 0 (nessun dolore) a 10 (il dolore più terribile che si possa immaginare).
Nella Scala Visuale Analogica (VAS) si utilizza invece una linea retta lunga 10 centimetri i cui estremi rappresentano le condizioni di nessun dolore e di massimo dolore possibile ed il paziente viene invitato ad identificare sulla retta il punto corrispondente al suo dolore. Questa scala ha lo svantaggio di non poter essere usata nei pazienti con deficit cognitivi o fisici e nello stato avanzato della malattia dolorosa.
La Scala di Valutazione Verbale (VRS) associa il livello di dolore presente (Nessun dolore, Lieve, Moderato, Forte, Insopportabile) ad un numero da da 0 a 4. Presenta una utilizzazione semplice ma ha una bassa sensibilità.
La Facies Pain Scale (FPS) utilizza l’associazione dei di segni di faccette stilizzate mimicamente espressive con numeri da 5 a 1 in una scala decrescente del dolore. E’ facilmente intuitiva ma poco sensibile.
Le Scale Multidimensionali (MPQ) e (BPI) valutano il dolore come esperienza sensoriale complessa e quindi prendono in considerazione anche gli aspetti relazionali e della vita dei pazienti. Danno un quadro più preciso del problema presente ma richiedono un tempo di esame più lungo.
La PAINAID si utilizza in pazienti con deficit cognitivo severo e si basa sulla valutazione di cinque indicatori (respirazione, vocalizzazione, espressione del volto, linguaggio del corpo, consolazione).
La disponibilità di diversi strumenti write my report di valutazione rende possibile una misurazione precisa del dolore e delle sue ripercussioni sulla qualità di vita, ma è utile sapere che per evitare una sottostima o una sovrastima del problema è opportuno che la misurazione venga fatta da medici o da infermieri esperti.
Solo cosi sarà infatti possibile giungere all’attuazione della migliore cura possibile.