Un recente studio svela un nuovo meccanismo con possibili applicazioni in terapia del dolore
Un nuovo studio condotto da un team di ricercatori italiani e canadesi ha dimostrato perché il dolore di tipo termico tende a durare e amplificarsi di più rispetto al dolore di tipo meccanico. Infatti, una bruciatura lascia una sensazione di dolore più persistente rispetto a un pizzico o una puntura. Questo diverso comportamento dipende da una molecola chiamata KCC2 e dal suo effetto su alcuni neuroni inibitori (tra cui GABA) nel midollo spinale.
Questo studio è importante non solo perché amplia le nostre conoscenze sul dolore, ma anche perché potrebbe portare a una rivalutazione di alcuni farmaci attualmente poco usati per la terapia del dolore. Il KCC2, infatti, influenza l’attività GABA e per questo l’uso di farmaci in grado di potenziare il GABA – come le benzodiazepine – potrebbe essere riconsiderato in particolari tipi di dolore cronico neuropatico.
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