Il pastificio Masciarelli contro il dolore cronico
Anche la pasta può aiutare a combattere il dolore cronico. Come? In occasione della Giornata mondiale Cento città contro il dolore, che si terrà il 27 settembre, il pastificio Masciarelli ha deciso di contribuire donando alla Fondazione ISAL quasi 3 tonnellate di pasta, che verranno distribuite in ceste solidali insieme ad altri prodotti tipici abruzzesi: il ricavato sarà utilizzato per finanziare la ricerca scientifica sul dolore cronico.
Il pastificio, nato nel 1867 a San Martino sulla Marrucina, dal 1913 si è trasferito a Pratola Peligna nell’aquilano, dove tutt’ora ha sede. “La nostra pasta è prodotta con tecniche molto antiche – spiega Agostino Masciarelli –: ha un’essiccazione molto lenta da 36 a 48 ore, che non va a stressare il prodotto. Questo è un dettaglio fondamentale: in questo modo l’acqua in essiccazione esce molto lentamente e la pasta non brucia. Resta così il sapore della semola, restano intatte le qualità organolettiche e i valori nutrizionali sono molto più alti”.
L’azienda Masciarelli, recentemente premiata da Gambero Rosso, produce circa 60 formati di pasta, anche se in quantità limitate, per mantenere alta la qualità. “Spesso non riusciamo a soddisfare tutte le richieste dei clienti – continua Agostino Masciarelli –. La pasta viene tastata tutta a mano: il merito della sua bontà è del bravo pastaio, non dell’ingegnere che ha inventato la macchina. L’impasto viene controllato a occhio, il taglio è fatto a mano, l’essiccazione viene testata con il dente”.
In occasione della Giornata del 27 settembre, il pastificio ha regalato alla Fondazione ISAL 5800 confezioni di casarecci. Oltre a queste, altre 150 confezioni di chitarra sono state donate per Biciclette contro il dolore, la pedalata non competitiva di solidarietà riservata a medici, farmacisti e operatori sanitari, che si è svolta sabato 6 settembre sull’Appennino parmense.
“La nostra pasta è creata con passione – conclude Agostino Masciarelli –. È quella stessa passione che ci spinge a dare il nostro contributo per aiutare chi è meno fortunato, facendo tutto quello che ci è possibile”.