ISAL e Lega navale di Rimini: insieme contro il dolore “per terra e per mare”
Il primo appuntamento sarà una regata di solidarietà, il secondo l’adesione alla Giornata mondiale Cento città contro il dolore e potrebbe coinvolgere le marinerie di tutta Italia. Per diffondere la lotta al dolore “per terra e per mare”, la Lega navale di Rimini, nella persona del presidente, l’ammiraglio Aleardo Cingolani, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Fondazione ISAL, rappresentata dal presidente William Raffaeli.
La Lega navale italiana è un ente pubblico di protezione ambientale e di promozione sociale, che opera sotto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica per diffondere la passione e l’interesse per il mare. Fondata nel 1897, ha oltre 250 sezioni in tutta Italia, con circa 60mila soci. “A Rimini siamo quasi in 400 – spiega Aleardo Cingolani –. Ci accomunano la stessa passione e l’impegno nell’avvicinare quante più persone possibile al mare, che è un patrimonio ambientale, paesaggistico e anche economico e come tale va preservato”.
La Lega navale di Rimini fa interventi nelle scuole per educare i più giovani all’ambiente e alla sicurezza in mare. Organizza corsi per avvicinare agli sport acquatici, gare e anche iniziative di solidarietà per portare in barca le persone con disabilità di qualsiasi età. “Abbiamo donato al porto di Rimini una ‘gruetta’ pubblica e gratuita per facilitare le persone in carrozzina o con difficoltà nella deambulazione nell’accedere alle imbarcazioni, evitando loro complicate operazioni e non troppo sicuri sollevamenti a braccia”.
L’incontro con l’ISAL è nato attraverso un amico comune, Roberto Gamberini, rappresentante dell’associazione ISAL di Rimini nonché socio del Club velico. “La Fondazione mi è subito sembrata un’iniziativa più che lodevole e mi sono dato subito da fare per estendere l’accordo anche a livello nazionale” continua Cingolani.
Non solo: per sabato 6 settembre è già stata fissata una prima regata a favore dell’ISAL: “Sarà una veleggiata non competitiva aperta a tutte le associazioni nautiche della zona e terminerà con un bel pranzo tutti insieme – conclude l’ammiraglio Cingolani –. Chiederemo una quota di partecipazione, che destineremo alla ricerca contro il dolore cronico”.