Ricerca, premiata Valentina Malafoglia dell’ISAL
C’è anche la biologa molecolare Valentina Malafoglia, ricercatrice della Fondazione ISAL, tra i premiati di “Young against pain”, il concorso lanciato dal Simpar con il contributo incondizionato di Grünenthal per supportare il lavoro di giovani scienziati italiani impegnati nella ricerca contro il dolore acuto e cronico.
Al concorso hanno partecipato oltre 50 ricercatori con progetti di ricerca di base e clinica. I primi 30 – selezionati secondo i criteri di originalità, potenziale impatto della ricerca e importanza dell’argomento – sono stati premiati a Roma in occasione dell’ultimo congresso internazionale del Simpar.
“È un progetto che vogliamo far partire a breve e per cui lavoreremo insieme a ricercatori del dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre e dell’Ircss San Raffaele Pisana – dice Valentina Malafoglia –. Avvalendoci di nanotecnologie cercheremo di capire le cause, i meccanismi cellulari e le possibili cure di diversi tipi di dolore”.
“Aspiriamo a definire un modello preciso e puntuale per lo studio del dolore, a partire dall’analisi dei geni che si attivano con gli stimoli dolorosi, per arrivare al rilascio mirato di farmaci attraverso nanoparticelle” spiega la ricercatrice.
A Roma ogni ricercatore ha avuto la possibilità di presentare il progetto di ricerca al board del concorso, composto dai principali ricercatori e terapisti del dolore italiani (tra cui il presidente della Fondazione ISAL William Raffaeli), il giornalista del Corriere della Sera Mario Pappagallo e Marco Spizzichino, dirigente al ministero della Salute dell’Ufficio per le cure palliative e la terapia del dolore.
“L’obiettivo del concorso è creare una rete tra i diversi gruppi di ricerca sul dolore – aggiunge Valentina Malafoglia –. Al Simpar abbiamo avuto una prima occasione per confrontarci tra di noi, ma ci incontreremo anche in seguito per discutere di possibili ricerche comuni”.
“Abbiamo ricevuto un numero assolutamente inatteso di candidature, e tutte di ottimo livello scientifico – dice il dottor Massimo Allegri, coordinatore del comitato scientifico del concorso –. Ciò rivela l’esistenza nel nostro Paese di un tessuto scientifico ricco e vivace nel campo del dolore, per di più animato da ricercatori giovani, ai quali non manca il desiderio di mettersi in gioco e di partecipare da protagonisti, a livello internazionale, allo sviluppo delle conoscenze mediche e farmacologiche”.
Un augurio di buon lavoro ai vincitori del concorso e “a tutti coloro che sono coinvolti nella lotta alla sofferenza inutile” anche da parte di Thilo Stadler, Regional General Manager Sud Europa di Grünenthal: “Dai successi scientifici di questi giovani, che la nostra azienda ha sentito la responsabilità di sostenere con convinzione, dipende l’efficacia di tutti i nostri sforzi futuri” conclude.