Il dolore cronico da cancro: il primo studio di prevalenza nella popolazione italiana
Il dolore cronico associato al cancro rappresenta una delle sfide più complesse nel panorama della salute pubblica. Per affrontare questa problematica, è stato pubblicato uno studio condotto dal Gruppo Interistituzionale ISS-ISTAT-ISAL, di cui Fondazione ISAL è parte attiva. Lo studio, basato sui dati dell’Indagine Europea sulla Salute (EHIS) 2019, fornisce un quadro aggiornato sulla prevalenza e l’impatto del dolore cronico da cancro (DC) in Italia.
I risultati chiave
- Prevalenza: Circa lo 0,7% della popolazione adulta italiana (307.000 persone) soffre di dolore cronico insorto a seguito del cancro.
- Demografia: Il DC da cancro colpisce maggiormente donne (64,8%) e anziani (53,8% oltre i 65 anni).
- Gravità: Il 40,9% delle persone con DC da cancro descrive il dolore come “severo” o “molto severo”.
- Efficacia dei trattamenti: Nonostante il 93,3% dei pazienti sia sottoposto a terapie, il 64,3% dichiara che i trattamenti riducono solo parzialmente il dolore, evidenziando la necessità di soluzioni più efficaci.
Un problema bio-psico-sociale
Lo studio sottolinea il forte legame tra dolore cronico e disagio psicologico: ansia e depressione severe sono tre volte più frequenti nei pazienti con DC da cancro rispetto a quelli con altre forme di dolore cronico. Questo suggerisce la necessità di un approccio integrato che consideri gli aspetti psicologici, oltre a quelli medici.
Criticità e opportunità
Nonostante gli sforzi normativi, tra cui la Legge 38 del 2010 per la terapia del dolore, permangono criticità nella gestione del dolore oncologico, con un accesso ancora limitato a terapie adeguate, specialmente nelle aree meridionali e tra le fasce socioeconomicamente svantaggiate.
L’impegno della Fondazione ISAL
Questo studio, realizzato anche grazie alla collaborazione di ISAL, rappresenta un passo importante verso una maggiore consapevolezza e un trattamento più adeguato del dolore cronico oncologico. Fondazione ISAL continuerà a promuovere la ricerca e la formazione per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da dolore cronico.
Per maggiori dettagli sullo studio, consulta il Bollettino Epidemiologico Nazionale 2024, Vol. 5(2).