Terapia del dolore, da nuovo composto chimico un’alternativa agli oppioidi
Un farmaco che colpisce un complesso proteico contenente due diversi tipi di recettori degli oppioidi potrebbe essere un’efficace alternativa alla morfina e ad altri antidolorifici oppioidi senza gli stessi effetti collaterali e senza il rischio di sviluppare dipendenza. A questo stanno lavorando i ricercatori della Icahn School of Medicine di New York, guidati da Lakshmi Devi, professoressa di farmacologia e sistemi terapeutici.
In un precedente studio pubblicato da Science Signaling, i ricercatori avevano già individuato il nuovo target terapeutico, l’eteromero GPCR, che include i recettori degli oppioidi chiamati Mu e Delta. L’eteromero, particolarmente abbondante nell’area del cervello che elabora il dolore, è la probabile causa della tolleranza alla morfina e degli effetti collaterali.
Nella una nuova ricerca, pubblicata a luglio da Pnas – Proceedings of the National Academy of Sciences, il team ha rilevato che un composto chiamato CYM51010 risulta potente come la morfina, ma con meno probabilità di innescare tolleranza ed effetti collaterali
“Crediamo che gli eteromeri GPCR rappresentino un bersaglio potente per sviluppare nuove terapie per le persone con dolore grave e acuto – dice la dottoressa Devi –. Tuttavia, al momento non ci sono ancora strumenti chimici che ci permettano di indagare la loro risposta ‘in vivo’. Il nostro lavoro apre però una nuova strada per la comprensione della funzione e della farmacologia dei recettori degli oppioidi”.
Il team della Icahn School of Medicine è ora al lavoro per testare differenti versioni modificate del composto CYM51010 e capire come legarlo all’eteromero GPCR e come ottenere un analgesico sicuro ed efficace per la terapia del dolore.