Una nuova molecola per il dolore dentale post-chirurgico
Si chiama Etoricoxib ed è una nuova molecola della classe dei Coxib. Già approvato in 68 Paesi e di comprovata efficacia antalgica nel trattamento del dolore cronico di patologie osteoarticolari, l’Etoricoxib può ora essere utilizzato anche nella terapia a breve termine del dolore dentale acuto post-chirurgico.
“Moltissimi studi dimostrano che in queste patologie il dolore può essere esso stesso invalidante e nel momento in cui tende a cronicizzare ha un impatto a volte devastante sulla vita lavorativa e di relazione del paziente” dice Marco Matucci Cerinic, ordinario di Reumatologia all’università di Firenze e direttore della struttura complessa di Reumatologia dell’Azienda ospedaliero Careggi.
Più in particolare, il farmaco agisce inibendo l’enzima cicloossigenasi-2 (Cox-2) che catalizza la produzione di prostaglandine (Pge2), principale mediatore della flogosi e del dolore.
“La necessità di capire meglio i benefici di queste molecole rispetto ai farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) ha portato a un fiorire di trial clinici”, dichiara Silvano Adami, ordinario di reumatologia all’università di Verona. “Etoricoxib ha dimostrato una elevata selettività per Cox-2, irrilevante interferenza su Cox-1 e quindi un buon profilo di sicurezza a livello gastrico”.
Una singola dose giornaliera di Etoricoxib (che può essere prescritto dal medico ed è rimborsabile dal sistema sanitario nazionale) offre un rapido sollievo dal dolore, che comincia già in meno di mezz’ora dalla somministrazione e dura fino a 24 ore.