Con il contributo di Fondazione ISAL pubblicato uno studio sull’impatto della Fibromialgia sul lavoro e sui possibili accomodamenti ragionevoli
Siamo felici di dare notizia della pubblicazione, sulla rivista internazionale “Healthcare”, di uno studio nato dalla collaborazione tra Fondazione ISAL, Istituto Superiore di Sanità, Fondazione Asphi Onlus e Cfu-Italia Odv.
Tale studio si è proposto di indagare, in un contesto pre-pandemico, l’impatto dei sintomi della fibromialgia sulla vita lavorativa delle persone che ne sono affette e gli accomodamenti ragionevoli nei luoghi di lavoro che possono aiutare le persone con questa sindrome a continuare a lavorare in modo soddisfacente.
Questa ricerca presenta aspetti innovativi importanti: fino ad ora, infatti, non esistevano studi italiani incentrati su questo tema; inoltre, le persone con fibromialgia hanno preso parte alla ricerca sin dalla sua ideazione, grazie al contributo dei referenti regionali e del Presidente di CFU-Italia Odv.
La ricerca, in particolare, è stata condotta sia con metodi quantitativi che qualitativi. All’inizio, un questionario è stato sviluppato con la partecipazione diretta delle persone con fibromialgia ed è stato somministrato online a un campione di 1176 persone con fibromialgia, reclutate con il contributo di CFU-Italia Odv. Successivamente, sono stati condotti due Focus Group, cioè discussioni di gruppo, che hanno coinvolto nel complesso 15 donne affette da fibromialgia. Tra i partecipanti al sondaggio, il 20% era disoccupato e solo il 14% andava volentieri al lavoro. La variabilità del dolore (84%) e la fatica (90%) sono state riportate come le maggiori difficoltà sul lavoro. Un dato negativo riguarda la qualità delle relazioni sul luogo di lavoro, indicato come negativo dalla maggior parte dei partecipanti.
Durante i Focus Group, i lavoratori con fibromialgia hanno suggerito diverse strategie per affrontare l’ostacolo principale del “non essere creduti dai colleghi e dai datori di lavoro” (ad esempio attività di sensibilizzazione) e altrettanti accomodamenti ragionevoli per migliorare l’ambiente lavorativo, a livello sia organizzativo (ad esempio lo smart working), sia legislativo (come una maggiore verifica dell’applicazione delle leggi già esistenti per la sicurezza sui luoghi di lavoro), sia per quanto concerne l’uso di dispositivi di protezione individuale.
I risultati dello studio, nel complesso, evidenziano come le persone con fibromialgia incontrino diverse problematiche nei luoghi di lavoro e, pertanto, la necessità di azioni coordinate, secondo un approccio transdisciplinare, per una loro adeguata gestione. I risultati della ricerca aprono anche a diverse possibilità per studi futuri e per la progettazione di interventi specifici che possano migliorare la condizione e la vita lavorativa delle persone affette da fibromialgia.
Per coloro che desiderassero approfondire il tema ulteriormente, è stato pubblicato un libro in lingua italiana, intitolato “Fibromialgia e lavoro: quali accomodamenti ragionevoli?”, frutto del lavoro congiunto di Fondazione ISAL, Fondazione Asphi Onlus, Cisl e Cfu-Italia Odv. Qui di seguito trovate il link che rimanda al libro: https://www.edizionilavoro.it/catalogo/saggistica/fibromialgia-e-lavoro-quali-accomodamenti-ragionevoli
Oltre al lavoro costante dei ricercatori di Fondazione ISAL, la pubblicazione di questo studio nel panorama internazionale è stato possibile grazie all’importante contributo fornito dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità, che ringraziamo profondamente non solo per la grande professionalità e competenza, ma anche per la profonda passione che caratterizza ogni occasione di collaborazione.
Un particolare ringraziamento anche a CFU- Italia per aver fornito un importante contributo sia per il reclutamento delle persone che hanno preso parte alla ricerca, sia per quanto riguarda la strutturazione e l’impostazione della ricerca, con una partecipazione diretta dei referenti regionali e della Presidente Barbara Suzzi, co-autrice dello studio. Ringraziamo, inoltre, Fondazione Asphi Onlus per il prezioso contributo e l’esperienza in relazione agli accomodamenti ragionevoli e alla legislazione italiana che disciplina tale materia.
Lo studio originale, in lingua inglese, con tutti i risultati della ricerca è gratuitamente scaricabile e consultabile al seguente link: https://www.mdpi.com/2227-9032/12/2/216