Terapia del dolore cronico

C’è anche ISAL al Caregiver Day 2015

Anche molti dei pazienti affetti da dolore cronico sono tra coloro che necessitano di una assistenza costante e quotidiana, ovvero dell’aiuto di un «caregiver».

Il caregiver è una persona che si prende cura direttamente e gratuitamente di un proprio caro in condizioni di fragilità, sia esso, per esempio, un anziano non autosufficiente, un bambino disabile, un adulto con problemi psichiatrici, un malato terminale o, per l’appunto, una persona che soffre di dolore cronico.

Sebbene il ruolo sociale di questa figura sia emerso prima, e con maggiore considerazione, soprattutto nel mondo anglosassone, anche in Italia si sta lavorando per inquadrare meglio la sua indispensabile azione.

In particolare, la Regione Emilia-Romagna, con la Legge 02/2014, ha cominciato a promuovere una serie di interventi per riconoscere il caregiver familiare nell’ambito delle politiche di welfare in un’ottica di responsabilizzazione e di sviluppo della comunità. 

È sull’onda di questa evoluzione civica che a Rimini si è festeggiato il Caregiver-Day 2015, con una lunga serie di iniziative (da maggio a giugno) che ha visto protagonista anche la Fondazione ISAL: “Evitare il dolore inutile: una sfida per la dignità della persona” è, infatti, il titolo della serata che si è svolta venerdì 12, nella sala provinciale Marvelli, in via Dario Campana, con le relazioni di William Raffaeli – Presidente Fondazione ISAL – , Maria Cristina Monterubbianesi – Hospice Rimini, Azienda USL della Romagna ed Elisabetta Silingardi – Direttore U.O. Anziani e Disabili fisici e sensoriali e Azienda USL della Romagna – . Il Caregiver-Day 2015 è stato nuovamente occasione per segnalare al pubblico locale, da parte della Fondazione, che ancora oggi il 62 per cento di pazienti che soffrono di dolore cronico non ha alcuna conoscenza dell’esistenza delle strutture specializzate nel trattamento di questa condizione e che, in Emilia Romagna, si trovano a Rimini, Castelfranco Emilia e Parma.

Il Presidente Raffaeli ha evidenziato questa carenza di informazione segnalando che una famiglia, che si fa carico di un paziente sofferente di dolore cronico, arriva a spendere anche 700 euro l’anno prima di approdare alla struttura adeguata, lungo il labirinto di strade sbagliate – diagnosi fuorvianti ma anche consigli familiari, amicali e pubblicitari sul trattamento del dolore – e, talvolta, perdendo in questo dedalo di strade molto tempo, anche fino a quattro anni.

La serata dedicata al Caregiver-Day 2015 rientra nel «Progetto sociale Generazioni Solidali», con il sostegno del Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Rimini (Volontarimini), Associazione Alzheimer Rimini, A.S.P. Casa Valloni, Cooperativa Sociale Elleuno S.c.s e Zeinta di Borg.

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